Milano, 24-25 gennaio 2020
Secondo modulo formativo del ciclo “Alieni”. Sempre più nei servizi e nelle scuole si ha a che fare con adolescenti a cui è sconosciuto il senso del limite, alterati psico-fisicamente da sostanze e/o da notti insonni, carichi di un’aggressività distruttiva e autodistruttiva. Si tratta di situazioni in cui alle criticità, che ben conosciamo, di crescere in situazioni di povertà culturale, sociale ed economica, si sommano le problematiche nuove tipiche di crescere nel nostro tempo. Atteggiamenti di questo genere producono negli operatori senso di impotenza e frustrazione, disagio e sofferenza che si amplificano quando divengono loro stessi bersaglio della provocazione e dell’aggressività. Si tratta in alcuni casi di atteggiamenti insostenibili per i contesti educativi, anche quelli più accoglienti, ma che non possono non fare i conti con la tutela degli spazi, del gruppo e non da ultimo degli educatori stessi. E’ possibile in queste situazioni continuare a fare il nostro lavoro? Come? E’ possibile coltivare fiori in questo caos che non è solo dentro e fuori i ragazzi, ma anche dentro e attorno a noi? Durante il modulo ci si concentrerà nell’analisi e nella condivisione di casi reali e sullo sviluppo di strategie di “guerriglia pedagogica” per affrontare queste situazioni, pratiche non solo finalizzate a sopravvivere ai nostri ragazzi ma anche a sostenere in loro processi di crescita e apprendimento.
PER ASSAGGI ALIENI:
Vai all’articolo Youtube e apprendimento riflessivo. Rap, anime e neo melodici
Vai all’articolo Natura, adolescenti, catastrofi (e i survivors dell’Apocalisse)
Vai al libro Pedagogia Hip-Hop: gioco, esperienza, resistenza